Immortale ed Heloise nascono da una meravigliosa fiaba.
C’era una volta un pianista raffinato e musicalmente immenso, specializzato in Variazioni Goldberg di Bach, innamorato della Natura, dottore in fisica, in scienze della comunicazione, in filosofia del linguaggio; rapito dalla bellezza del paesaggio delle Cinque Terre, ne sceglie un angolino per farne la sua dimora, con tanta tenacia, perseveranza e fatica, caparbiamente pulisce e lìbera dai rovi e dalla boscaglia una casetta con una piccola tenuta che trasforma in meravigliosa terrazza sospesa sul mare.
Ama la condivisione e il suo spazio diviene luogo dove assaporare e degustare con semplicità il territorio, cullando gli ospiti con la soave colonna sonora creata dalle sue note.
La sapiente conoscenza di antichi rimedi erboristici e medicamentosi e la possibilità di aver a disposizione una raccolta incontaminata e pura di erbe spontanee, protetta dalla macchia mediterranea, accarezzate dalla brezza di mare, fa sperimentare questo artista in distillazioni, infusioni e miscelazioni dove i protagonisti divengono i profumi del territorio, aromatiche e botaniche tipiche, fra tutte i limoni e l’elicriso, da cui scaturiscono Immortale ed Heliose, ideali come digestivi o amari, favolosi anche con un cubetto di ghiaccio in piccola quantità come aperitivo, con la caratteristica di esser molto più profumati e meno dolci.
Sono entrambi fatti con scorza di limone non trattato di Costa de Sèra di Riomaggiore ed elicriso di Monesteroli, zucchero grezzo e alcol di cereali perfettamente neutro per valorizzare gli aromi degli ingredienti senza retrogusti dolciastri tipici degli alcol di frutta.
Immortel d’Italie era l’antico nome dell’elicriso, mentre il nome Heloise è ispirato all’eroina che suggerì la romantica e tragica storia di Giulietta e Romeo.
Emanuele definisce il carattere e l’assemblaggio dei due liquori e la sua elegante compagna di vita Kristin ne disegna la parte estetica e le etichette, la produzione avviene stagionalmente in micro quantità di sole cinquecento bottiglie.
La percentuale di scorze di agrume utilizzata è circa dieci volte superiore ai liquori tradizionali. Immortale è caratterizzato da un’infusione più lunga sia di limone che di elicriso, entrambi vanno consumati a temperatura ambiente o di cantina, non congelati perché la bassa temperatura pregiudicherebbe gli aromi.
Al Ghemè lo proponiamo con rispettosa riverenza e orgoglio, per riguardo a queste gocce di passione che impersonificano così a fondo la nostra terra!